LETTERA DEL PARROCO
“…va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me…” (Lc 15,6)
Con queste mirabili parole di Gesù, il Buon Pastore, annuncio alla comunità parrocchiale, a tutte le famiglie e amici del quartiere della Romanina: piccoli, adolescenti, giovani, adulti ed adultissimi; vicini e lontani, che: “la parrocchia torna a rallegrarsi e far gioire dopo le ristrettezze ragionevoli del covid. Una festa con tutti e per tutti, in altre parole, ci incamminiamo verso un grande evento territoriale, di fede e di cultura, d’incontri: “ il Festival di San Mario e della Romanina”.
La Chiesa, oltre a essere casa di preghiera, si fa casa di autentici festeggiamenti con amici, vicini, ecco una caratteristica della “chiesa in Uscita” voluta da Papa Francesco. Chiosa il Papa: “la Parrocchia continuerà ad essere «la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie». Questo suppone che realmente stia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi. La parrocchia è presenza ecclesiale nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione, della celebrazione e di festeggiamenti.” (EG 28).
La comunità di San Mario e Famiglia, mossa dall’ardente desiderio missionario di testimoniare, di condividere la gioia incontenibile, l’emozione prorompente della fede a tutti, si fa casa di festa valorizzando tutto ciò che c’è di bene, di bello, di buono nel quartiere della Romanina. Un grande merito va ai grandi parroci e pastori a cui siamo tutti grati che hanno guidato questa gioiosa e amata comunità.
Con loro, la comunità coinvolgendo tanti, ha saputo: prendere l’iniziativa, coinvolgersi, accompagnare, fruttificare e festeggiare, per vivere con, condividere, narrare la gioia meravigliosa della fede che aumenta e attrae condividendo.
Festival non Festa
A differenza delle passate edizioni, quest’anno non si parla di festa di San Mario, che fa pensare alla memoria liturgica dei nostri santi Patroni Mario e Famiglia, celebrata il 19 Gennaio. Una data cara alla comunità parrocchiale da vivere annualmente. In questa nuova edizione, la festa si battezza “festival” così da distinguersi dalla festa patronale ed esprimere meglio la sua caratteristica, dato che si tratta di un evento sacro e profano, di fede e di cultura che avvolge varie le realtà del territorio.
Scopo della festival:
Sarà un evento ispirato ai princìpi che da sempre hanno animato le nostre feste: sarà quindi una manifestazione di valore spirituale ma anche di valore sociale attraverso momenti di incontro, di dialogo e di aggregazione (es. attraverso musica, balli, sport, opere d’arte, testimonianze e solidarietà), in collaborazione con le realtà sociali presenti sul territorio (es. scuole, centro anziani, associazioni culturali e sportive, etc.). La nostra Festa è quindi inserita all’interno di un “itinerario di fede” volto al nostro incontro con Dio attraverso le molteplici forme di gioia condivisa e di sano divertimento, creando legami sempre più forti tra noi rafforzando la nostra identità di comunità e il nostro senso di appartenenza al territorio.
Ringraziamento al comitato del festival e agli sponsor:
Sono molto grato ai membri del comitato del festival per il loro grande amore verso la parrocchia, il loro savoir-faire e la loro dedizione per un miglior coordinamento, inclusività e riuscita del festival. Con loro, desidero ringraziare tutti gli sponsor che hanno generosamente contribuito a rendere possibile questo evento festivo. È importante sottolineare che senza il loro sostegno, non sarebbe stato possibile offrire quest’esperienza meravigliosa e coinvolgente. E un grazie infinite a tutti i benevoli e discreti collaboratori della comunità e del quartiere che hanno fatto squadra con noi.
Buon Festival a tutti!
Cordialmente, don Bart